
TORINO – 09-04-2020 – Le Confindustrie
di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto condividono un documento in merito alla definizione di un'agenda per la riapertura ordinata e in piena sicurezza del cuore del nostro sistema economico.
“Se le quattro principali regioni del Nord, che rappresentano il 45% del PIL italiano, non potranno ripartire nel breve periodo il Paese rischia di spegnere definitivamente il proprio motore e ogni giorno che passa rappresenta un rischio in più di non riuscire più a rimetterlo in marcia – scrivono le associazioni datoriale - Prolungare il lockdown significa continuare a non produrre, perdere clienti e relazioni internazionali, non fatturare, con l’effetto che molte imprese finiranno per non essere in grado di pagare gli stipendi del prossimo mese. Chiediamo quindi di definire una roadmap per una riapertura ordinata e in piena sicurezza del cuore del sistema economico del Paese. È ora necessario concretizzare la Fase 2. Per farlo bisogna realizzare un percorso chiaro e decisioni condivise con una interlocuzione costante tra Pubblica Amministrazione, Associazioni di rappresentanza delle imprese e Sindacati, che indichi le tappe per condurre il sistema produttivo verso la piena operatività”.
Gli imprenditori chiedono di e uscire dalla logica dei codici ATECO, delle deroghe e delle filiere essenziali a partire dall’industria manifatturiera e dai cantieri e di usare come criterio guida quello della sicurezza. Richiesto un impegno per definire insieme un piano di contenimento del virus sui luoghi di lavoro.


